Questo blog è dedicato alle persone che fanno parte del nostro gruppo di “driftaioli” delle RC, ma anche a coloro che si sentono incuriositi da questo utilizzo, chiamiamolo, particolare delle auto RC.
Per chi non sapesse che cosa è il drift ecco una piccola spiegazione,
Il drifting non si propone di essere uno stile di guida in senso classico, in quanto non è efficace per quanto riguarda i tempi sul giro come l’uso della sbandata controllata, infatti con il drifting si fa scivolare il retrotreno in modo molto accentuato e si deve agire sulle ruote direzionali facendole quasi completamente controsterzare e comunque non si riesce a far rimanere allineate la ruote alla linea di curvatura facendo perdere aderenza e quindi velocità in curva, inoltre gli pneumatici non riescono a scaricare a terra la potenza del motore e questo fa sì che ci sia minore accelerazione in uscita di curva.
Il drifting mira solo alla spettacolarità ed all’esibizione della tecnica necessaria per realizzare questo difficile stile di guida, e ne è la prova il fatto che la vittoria non venga determinata dal giro più veloce, ma dai voti espressi dai giudici, un po’ come avviene in molte discipline di atletica quali ad esempio la ginnastica artistica.
Il ritrovo di allenamento è, come ormai da anni, il mercoledì sera a Curno (BG) nel parcheggio sotterraneo, zona verde, del Leroy Merlin, dalle 20.15 alle 22.15
Siete tutti benvenuti e saremo felici di potervi aiutare con qualche consiglio perchè il nostro motto è “l’importante è divertirsi“
Domenica 28 ottobre si è svolta a Cisano bergamasco un’evento organizzato dal Too Drift, e noi dell’Oldsterdrifter abbiamo partecipato numerosi.
Il tutto si è svolto in una bella struttura, nel quale è stata ricavata una bella pista; alla mattina sono state esposte le auto che dovevano essere valutare per la gara di estetica e ci siamo divertiti provando la pista, nonostante il tempo “gelido”.
Dopo un buon pranzo organizzato dai ragazzi dell’associazione “Senza far rumore” al pomeriggio si è proseguito con una gara di Kiss the wall, e successivamente si sono alternati dei giri di pista libera con altri di twin.
La giornata si è conclusa positivamente, la mia Trueno AE86″Strike Witches” si è aggiudicata il 3° posto nella gara di estetica, e tutti ci siamo molto divertiti.
Ringrazio il Too Drift Rc Team per l’ospitalità e per l’ottima organizzazione!
Le foto scattate dai nostri fotografi ufficiali le trovate qui:
Sicuramente il telaio non è un il top ,ma comunque di buona qualità calcolando il costo ,il montaggio e di conseguenza anche la futura manutenzione è laboriosa e implica più tempo rispetto ad altri telai .
Come si apre la scatola si notano i vari sacchetti con attaccato il numero per riconoscere i pezzi durante le varie fasi di montaggio,il manuale è scritto in cinese e inglese ma di facile intuizione e le figure sono esaustive .
I componenti si incastrano e combaciano bene senza giochi e luci ,gli uniball e le “manine” si incastrano con il dovuto sforzo e non presentano giochi anomali ,le cinghie se si montano secondo istruzioni restano lente e soprattutto quella centrale non è possibile regolare .
Gli ammortizzatori sono un misto di plastica e alluminio ,belli da vedere con il mix nero/viola ma già dal collaudo perdono olio e secondo il mio gusto la differenza di viscosità degli olii è troppo 300 all’anteriore 1200 alposteriore,nonostante le varie regolazioni e tentativi di risolvere il problema trafilaggio non c’è stato nulla da fare ,”sostituiti”
Lo sterzo è abbastanza angolato e comunque è adeguato per la guida in CS ,presenta giochi e alla massima sterzata vibra parecchio ,nulla di irrimediabile basta spessorare tra la vite
che tiene fissato il gruppo sterzo
al telaio e il cuscinetto.
Monta di serie delle puleggie da 13T davanti e dietro una da 22T e una da 13T,mentre i differenziali sono all’avantreno da 38T e al posteriore da 30T per avere un rapporto CS 2,14 non male direi ,manca uno scatto libero che nella specialità è fondamentale un vero peccato
La torre posteriore delle puleggie flette facendo in modo che la cinghia centrale già lenta rischi di sfregare tra i propi denti con la consuguente usura ,sembrerebbe che con la pila infilata nella sua sede riesca a rimediare un pò al problema ,ma bisogna aspettare che il tutto si assesti per determinare l’efettivo miglioramento
La prova dinamica è stata una bella sorpresa ,non mi aspettavo un telaio cosi pronto e reattivo nonostante il set-up era stato fatto ad occhio ,addirittura Maxtir che non digerisce il radiocomando a volantino e la guida in CS ne è rimasto entusiasto .
Ora che sono arrivate le puleggie in alu e lo scatto libero potrò fare un set-up serio e una prova come si deve
Scrivo questo perché è da un anno e mezzo che ho una scocca da verniciare ma non l’ho mai fatto perché non riuscivo a trovare quello giusto, o perché avevano poco off-set o troppo moderni per il tipo di carrozzeria e via dicendo finché nel rovistare nella marea di cose da modellismo mi è capitato di trovare un lavoretto che avevo fatto anni fa se un cerchione brutto e ho detto questo è il disegno delle razze giuste, avevo fatto in modo di aumentare il canale esterno togliendolo dalla parte interna, come? Non è un lavoro complicato basta un po’ di manualità.
Il cerchione a canale rovesciato
Cerchioni
Dado e bullone del 4
Un cutter
Carta vetrata o lima
Avvitatore
Ok cominciamo,
prendiamo il cerchione e puliamolo dalla polvere, grasso e quant’altro, infiliamo il bullone nel buco di fissaggio e serriamo con il dado, inseriamo il nostro cerchione con il bullone nell’avvitatore, serriamo il mandrino e facendolo girare a bassa velocità con l’aiuto della carta vetrata (lima), levighiamolo sulla spalla esterna per togliere i vari graffi.
Ora decidiamo di quanto Off-set lo vogliamo, deciso? Segniamo la distanza giusta partendo dalla spalla interna (cioè il lato che resterebbe all’interno della scocca) ora cerchiamo di tracciare una linea sulla circonferenza, io appoggio un pennarello su un piano rialzato e con la punta mi posiziono sul segno appena fatto e faccio girare piani il cerchione montato nell’avvitatore, controlliamo che la linea sia tutta parallela alla spalla,
ora passiamo al taglio, si prende il cutter lo si appoggia sul piano rialzato e con la punta lo appoggiamo sul cerchione, azioniamo l’avvitatore molto lentamente controllando che il cutter incida sulla linea, se tutto fila liscio aumentiamo sia la pressione sul cerchione sia la velocità dell’avvitatore, basteranno pochi secondi per tagliare, fatto ciò diamo una levigata sei bordi appena tagliati.
Passiamo alla parte più delicata, il fissaggio del canale appena asportato sul cerchione, per riuscire a sovrapporre esattamente le due parti io uso un rotolo di nastro adesivo che ha la stessa circonferenza della parte interna del cerchione, infilo il rotolo nel primo pezzo e poi il secondo lo sormonto sul primo,ma prima diamo una controllata che i due pezzi combacino nel miglior modo possibile, fatto ciò possiamo incollare le parti usando dell’attak.
E questo è il risultato finale da un cerchione da buttare a uno nuovo.
Per tutti coloro che vogliono farsi due traversi sulla pista da ballo del parco comunale di Orio al Serio si comincia alle 17,30 e si termina alle 23,00 ,c’è la possibilità di mangiare la pizza e ammirare il mercatino dell’obbistica
Anche quest’anno c’è stato il consueto appuntamento nel centro di Bergamo nell’occasione della seconda notte bianca di Bergamo.
Grazie alla presenza del Dragon Drift squad Bergamo, referenti dell’evento, degli amici dell’ Illegal Street drifting Team e di altri amici abbiamo trascorso un’ottima serata piena di traversi, divertendo il numeroso pubblico accorso per vedere le nostre esibizioni.
Questa volta la preparazione e l’allestimento dell’evento è toccato ai ragazzi dell’ Illegal Street drifting Team ,e devo dire “per fortuna” perchè già al mattino faceva un caldo torrido e soltanto al pensare di montare la pista mi viene male.
Sono arrivato alle 14,00 e mi si è presentato un bel piazzale in asfalto dove i ragazzi hanno montato dei gazebo per ripararsi dal sole sotto i quali c’erano dei tavoli per la preparazione delle rc, dei bei ventilatori per potersi tenere freschi ,corrente ,prese e un bel frigorifero.In un angolo del piazzale hanno montato un altro gazebo per poter far vedere al pubblico le varie scocche e contemporaneamente facevano bella mostra dei modelli di aereoplani rc.
La pista bella lunga e abbastanza larga ,il tracciato diviso in due parti uno tecnico e uno veloce , insomma vario
Appoggiola mia attrezzatura preparo la mia rcfaccio due giri ,mi fermo ,impossibile girare caldo torrido asfalto che scioglie le gomme ,in due giri ho consumato meta del battistrada ,io ho camber di -9 quindi tocca solo lo spigolo interno della ruota ma dopo i due giri la ruota toccava tutta come se avessi il camber neutro, inoltre il motore bolliva nonostante la ventola di raffreddamento ,va be aspettiamo che la temperatura cali si parla del più e del meno si mangiano i ghiaccioli per abbassare il senso di calura e perchè no bevuto qualchè birretta .
Alle 16,00 abbiamo deciso di girare perchè la gente cominciava ad affluire e il caldo era sopportabile ,e diciamo senza peccare di modestia la nostra figura l’abbiamo fatta ,alcuni ragazzi del paese hanno chiesto di poter girare con le loro auto e chiesto consigli su come settare la rc ,e sono stati invitati a girare con noi anche questo mercoledi e hanno accettato .
Io ho girato fino alle 17,45 causa un impegno quindi ho abbandonato il gruppo che ha girato ancora per un’ora
Che dire mi piace lo spirito che si ha in queste occasioni e negli incontri del mercoledi (curno,parcheggio verde del leroy merlin dalle 20,15 ) che oltre a girare si parla di tutto con la serenità e allegria di chi vuole passare del tempo senza pensare ai problemi
Lo scorso weekend a Genova si è tenuto un intero weekend dedicato all’Rc drift
Purtroppo sia io che Edo siamo scesi la domenica, e non abbiamo potuto conoscere Atsushi Mizunaga e Mitto Steele, reduci dall’avventura del recente campionato europeo, insieme ad alcuni esponenti del M&D, 7reaper e Cesko87.
L’accoglienza degli amici genovesi come sempre è stata ottima, e stavolta si sono superati con le focacce, c’erano addiruttura 6 vassoi!
La giornata è volata lipo dopo lipo, il tracciato è stato modificato rispetto alla prima volta che l’avevo visto, a cui sono state aggiunte tre curve e reso più stretto e tecnico.
Bellissima la stazione di servizio con le pompe di rifornimento!
Vi lascio qualche foto scattata da me ed altre gentilmente concesse da Chiara, non vedo l’ora che ci sia un’altra giornata come questa per driftare insieme agli altri soci
Infine faccio i complimenti ai drifter genovesi per la fantastica pista che hanno realizzato e li ringrazio nuovamente per l’accoglienza
Dato che è qualche mese che non faccio la manutenzione della mia RC, colgo l’occasione per scrivere questa piccola guida. Io ho una xray t3 2011, ma in linea di massima le operazioni da eseguire sono pressapoco le stesse per ogni modello. Come ogni cosa che si muove anche le RC sono soggette ad usura ed alla lunga, e se non trattate a dovere possono rompersi, quindi ogni tanto é opportuno smontare il modello, pulirlo per bene e verificare lo stato di usura dei componenti, ed eventualmente provvedere alla sostituzione. Visto e considerato che dobbiamo smontare in toto la la macchina è opportuno segnarci da qualche parte l’assetto dell’autina. Io uso unsetup sheet sviluppato da xray, che mi aiuta a ricordarmi tutte le impostazioni, così quando sarà il momento di rimontare tutto, l’autina sarà identica al momento dello smontaggio. Una cosa assolutamente fondamentale per la cura del proprio modello è la più cassica delle faccende domestiche: la spolverata. Prima di ogni utilizzo, o meglio, dopo ogni utilizzo (visto che la voglia di usare la macchinina è maggiore di quella di pulirla) è opportuno dare una bella passata di compressore in modo da impedire alla polvere accumulata di attaccarsi formare uno strato che col tempo diventa difficile da rimuovere. Iniziamo ora la manutenzione vera e propria, rimuoviamo le gomme e ci accorgeremo subito che la polvere è riuscita ad accumularsi anche nella fessura dietro gli esagoni, questo ci fà capire che la nostra nemica si accumula anche negli spazi più angusti, che la pistola del compressore non puó raggiungere. La polvere si appiccica alle parti ingrassate, ma non temete danni irreversibili, se lo strato di grasso è nella giusta quantità impedirà alla polvere di fare danni e oltre a lubrificare formerà anche uno strato protettivo, per questo è da preferire un buon grasso specifico all’olio, che col tempo puó evaporare e lasciar infiltrare lo sporco. Io consiglio vivamente di investire qualche decina si euro nell’acquisto di cacciaviti di ottima qualità, è vero che costano varie decine di volte brugole da 1 euro, ma è anche vero che spanare un grano nel posto sbagliato, tipo un omocinetico o un pignone, ci provocherà più danni che comprare da subito i cacciaviti di qualità. Ogni volta che smontiamo un pezzo puliamolo subito con un panno umido e asciughiamolo per bene, così quando sarà tutto a posto possiamo rimontare l’autina tutto d’un fiato senza preoccuparci da aver dimenticato qualcosa. Prepariamoci un paio di contenitori per metterci viti e pezzi vari in modo da non perdere nulla e iniziamo smontando gomme e trascinatori. Ora smontiamo anche gli ammortizzatori e segnamoci da dove viene ogni ammortizzatore, leviamo le molle, una volta pulito per bene il tuttocontrolliamo la funzionalità degli ammortizzatori. Facciamo scorrere lo stelo e facciamo attenzione al modo in cui scorre, se avvertiamo un movimento fluido e lineare siamo a cavallo, l’ammo non ha necessità di essere aperto. Se invece durante lo scorrimento avvertiamo una sensazione, come di granellini, abbiamo dell’aria intrappolata nell’ammo e c’è la necessità di aprirli e verificare cosa non va. Seguiamo la guida del buon Duca per saperne di più. Una volta finito il tutto accantoniamo i nostri ammo e dedichiamoci allo smontaggio dei castelli anteriore e posteriore e leviamo omocinetici e differenziali. Generalmente i differenziali non necessitano di manutenzione, dato che sono a tenuta stagna, ma gli omocinetici sono tutta un’altra storia e dobbiamo farli a pezzi per bene. L’omocinetico è una parte molto delicata e necessita di cure adeguate, smontiamolo per bene e puliamolo dal grasso con un pezzo di carta bagnato di petrolio bianco, che ci aiuterà a sciogliere grasso e sporco Occhio ai pezzi, sono quelli più piccoli e perderli è la cosa più facile di questo mondo. Finito tutto sporchiamo di grasso alla grafite i fori e le feritoie in cui si vanno ad incastrare i pezzi tra loro, escluso il filetto del grano. Facciamo molta attenzione e togliamo l’eccesso di grasso con della carta, mettiamo una microscopica goccia di frenafiletti medio e avvitiamo il grano al suo posto. Conclusa l’operazione con tutti gli omocinetici accantoniamoli e dedichiamoci ai cuscinetti, smontiamo tutto quello che è in mezzo e puliamolo per bene, ora che abbiamo tutti i nostri cuscinetti smontati armiamoci di bisturi e infiliamolo per meno di 1mm in una fessura tra il teflon e l’anello interno, facciamo leva eleviamo il teflon protettivo. Ripetiamo l’operazione con tutti i cuscinetti e immergiamoli nel petrolio bianco per sciogliere olio e sporco, lasciamoli a bagno una decina di minuti smuovendoli di tanto in tanto, poi asciughiamoli con carta assorbente. Per rimuovere tutto il liquido prendiamo ogni cuscinetto e soffiamolo con il compressore, tenendo la pistola inclinata in modo da far girare il cuscinetto, non esageriamo con la rotazione o rischiamo di spaccate tutto, un paio di secondi sono sufficienti. Se il cuscinetto non gira forse è opportuna la sostituzione, bisogna valutare di caso in caso. Una volta asciugati bene, mettiamo dell’olio lubrificante, togliamo l’eccesso con carta assorbente e richiudiamo i cuscinetti con l’anello di protezione e mettiamoli da parte. Ormai la macchina è quasi totalmente smontata e la manutenzione è quasi finita, ma è il momento di prendere in esame i braccetti delle sospensioni e i leverismi dello sterzo. Smontiamo il servo in modo da lasciare libero il meccanismo dello sterzo e verifichiamo che si muova tutto liberamente e rimontiamo il servo. Verifichiamoche i giochi non siano eccessivi. L’ideale sarebbe avere come riferimento la macchina da nuova, ma in linea i massima controlliamo che non superino 2mm. Ora prendiamo ogni braccetto, solleviamolo e lasciamolo andare, se su blocca a metà abbiamo un problema. Come al solito, smontiamo, puliamo per bene tutto e diamo un filo di grasso, mi raccomando, mettiamone pochissimo, datoanche quello fa spessore e potenzialmente potrebbe bloccare il movimento.
Prima della pulizia
Dopo la pulizia
Sistemamo ora l’accoppiamento tra pignone e corona. Smolliamo la fiti che fissano al motore e allontaniamolo dalla corona facendolo scorrere nelle guide, infiliamo un foglio di carta tra pignone e corona, spingiamo a fondo il pignone contro la corona, serriamo le viti e sfiliamo la carta semplice e veloce. Io ormai lo faccio a occhio, e come gioco dovremmo essere a circa 1/10 di millimetro, se non facciamo un buon accoppiamento andremo incontro ad una prematura usura della corona, con la necessità di sostituire la corona, quindi dategli un’occhiata spesso.
Ora manca solo da sistamare la tensione delle cinghie, se le avete, quando le tirate, o con il tendicinghia o con le regolazioni sugli eccentrici, non esagerate, o si sfilacceranno in men che non si dica, devo essere morbide, ma tirate ilminimo indispensabile perchè non escano dalle guide, quindi andateci piano, tirarle molto non serve a nulla. Con questo abbiamo finito la manutenzione e se non ci sono pezzi storti da sostituire siamo pronti per rimontare il modello. Una volta finito il rimontaggio procederemo ad una verifica del setting della RC e saremo pronti a girare con la macchinina in piena affidabilità.